lunedì 20 giugno 2016

Antibufala...sbufalata!

Avrete visto anche voi, in questi giorni, varie foto e commenti a proposito dell'ossessione di Renzi per guardare il cellulare durante l'incontro con Putin. Ne hanno parlato vari mezzi, tra cui uno che magari può non piacere  ed è anche aduso a postare notizie inesatte, ma una foto parla da sé.

Soprattutto quando di foto ce n'è più d'una (in questa occasione, ma in occasione di altri incontri internazionali ce ne sono altre)




Però qualcuno fa l'errore di riportare una foto che si riferisce ad altro, corredandola di un commento comunque pertinente, viste le foto di cui sopra.



Ed ecco che si scatena la "vera" bufala: il premier non stava minimamente guardando il suo cellulare durante quella conferenza, l'oggetto era chiaramente un apparto ricevente per la traduzione simultanea. Anzi, c'è il video a testimoniarlo!

Ecco, mi son presa la briga di guardarmi tutto il video linkato, e a parte l'espressione annoiata e assente di Renzi per la maggior parte del discorso di Putin, si dà il caso che in ben 4 occasioni prenda in mano il cellulare per guardarlo mentre in un'occasione lo occhieggia di soppiatto facendo finta di nulla.

Chi non ci crede può fare come me e guardarsi tutto il filmato.  Qui trovate  alcuni fermo-immagine, per alcuni non ho appuntato a che minuto e secondo del discorso si riferiscono, sono comunque in ordine cronologico.



Ecco, qui si vede praticamente la stessa foto incriminata, ma è chiaro, scorrendo il video, che si tratta del traduttore, che viene poi appoggiato quasi fuori campo, sulla sinistra del video. Anche Putin ne ha uno, accanto al microfono.

Qui sotto invece si vede quando il premier, mentre Putin parla, toglie dalla tasca interna della giacca il cellulare bianco



Poi inizia a consultarlo, prima di riporlo sul tavolo




Da notare sempre l'espressione estremamente attenta e interessata a ciò che dice l'illustre interlocutore!

Poi tocca a lui parlare un poco


Ma Putin riprende il discorso e Renzi si distrae nuovamente:













1 commento:

  1. I giornalisti italiani (quasi tutti) non sono affidabili: hanno una casacca e fanno gli interessi del casaccante.
    Sono soggetti al calcio-mercato, da sempre, vedi Ferrara, Guzzanti padre, Pansa, Feltri (recente, a rovescio).
    Poi ci sono i Marzullo, Brosio &co. ma quelli sono casi particolari.
    E 'milio Fede.
    E il blog di Beppe --cioè no, di Davide.

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