venerdì 3 luglio 2015

Di eufemismi e democrazia


Al giorno d'oggi non si dice più come un tempo “pane al pane e vino al vino”. Ora si devono usare per un malinteso senso di decenza degli eufemismi, espressioni che a volte risultano perfino ridicole, perché ci è stato imposto il politically correct (che già il fatto di volerlo/doverlo esprimere in un'altra lingua mi pare anche eticamente poco corretto).  
Come se il rispetto potesse dimostrarsi con le parole, invece che con i fatti!
Ricordo quando da “applicata di segreteria” sono diventata dall'oggi al domani “collaboratrice amministrativa”, del resto i rispettabili “spazzini” o “netturbini” non sono diventati “operatori ecologici”? Almeno questo buffo  e superfluo cambio di termini avesse comportato un migliore trattamento economico e lavorativo o al limite anche solo d'immagine! 



Tutti noi, credo, riteniamo quantomeno risibile e ipocrita l'espressione diversamente abile, soprattutto quando applicata a qualche poveretto la cui unica “abilità” è metabolizzare cibo... Da questo distorto “perbenismo” sono nate le ironiche (spero) espressioni diversamente vedente per “cieco”, diversamente bianco per “negro” o diversamente onesto per “personaggio politico”...

Ma credo che il capolavoro dell'eufemismo ipocrita sia parlare della democrazia riferendoci agli USA, invece di dire “imperialismo aggressivo e brutale che impone con la forza quando non riesce con l'inganno le proprie idee politiche, economiche e religiose”. Sì, lo ammetto, la perifrasi, pur linguisticamente perfetta, sarebbe un po' troppo lunga da usare in un contesto normale... ma usare in tal caso l'eufemismo “democrazia” mi pare un delitto!


Però quasi tutto il mondo occidentale, soprattutto l'Europa, sempre servile  (in prima fila l'Italia, ovvio) si è adeguato a questo inganno al punto di non notare neppur più tale incongruenza, questa discrepanza tra l'etimo della parola e i fatti cui viene posta come etichetta. Forse varrebbe ora la pena di parlare piuttosto di "bancocrazia" o "econocrazia"... Osservate per esempio questo prospetto sull'indice di democraticità nel mondo, poi confrontatelo con quanto sapete per certo degli ultimi dieci o vent'anni o più...

tratto dal sito http://www.limesonline.com/chi-viola-il-diritto-internazionale-la-russia-e-le-guerre-delloccidente/77939

Particolarmente ridicolo è poi il fatto che ora venga criticato stolidamente chi proprio ha inventato sia il termine sia il concetto di “democrazia”.
Comunque vada a finire il referendum in Grecia, già il fatto di celebrarlo è una vittoria della democrazia (quella vera, non quella targata USA!).



P.S.
Sì, lo so, ricordo bene, anche in Italia si sono proposti dei referendum, e a volte perfino sono stati celebrati (nel passato, eh, per il futuro hanno provveduto a che non possa più avvenire), ma anche quando il responso popolare è stato chiaro non è cambiato nulla, anche l'Italia è una “democrazia” eufemistica!





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