venerdì 18 aprile 2014

Un mystero che finirà presto

C'è chi, come Juhan, che ha cominciato subito a LOLlare sui Kelly, astronauty gemelly che, come prontamente riportato dai maggiori quotidiani italiani --e non solo-- permetteranno di far luce su uno degli aspetti che non ti aspetteresti della teoria della relatività di Einstein.
Ora tutti sanno che se uno va veloce il tempo va più piano (e allora sembrerebbe che va più veloce ancora ma non è così perché c'è il limite della velocità della luce che non solo non puoi andare più veloce ma neanche puoi andare veloce come lei, centra Massa, quello della Ferrari (che difatti non va granché veloce)).
Se uno va veloce e quindi usufruisce automaticamente di uno sgravio temporale resta più giovane, prendi Vasco, per dire.


E qui entrano in gioco la NASA e i Kelly, di cui potete sapere tutto qui.

Ma, mi diceva Juhan che per certe cose non ci arriva, come fanno a misurarli? Intanto i gemelli non è che nascono contemporaneamente, nel preciso medesimo istante. A sentire come lo raccontano le donne già farne uscire uno è mica facile, ci vuole tempo (e secondo me fanno anche un po' di scena, tanto i maschi non possono verificarlo). E questo ha le sue conseguenze, per esempio Jo Vanardi ha un fratello gemello, ma non risulta così brillante, per via che nel delta-t (i fisici dicono così) le stelle sono ruotate e il loro roskopo non è lo stesso: simile ma non identico. Varia quanto basta per avere un solo rappresentante della parte sana e giudiziosa del Popolo Italiano a rappresentarla in Parlamento.

OK, torniamo ai gemelli astronauti (ma si può chiamare astronauta uno che tra gli astri non c'è mai stato? diciamo che lo facciamo per non complicare le cose e non dover continuare a ripetere "l'astronauta e il suo fratello gemello che astronauta non è"). Pendendo sempre come riferimento Juhan che non crede al roskopo (e se fosse per lui non controlleresti neanche la Luna per seminare l'insalata) come facciamo a convincerlo? Mica si tratta di due robot con orologi precisi quanto basta, cosa che potremmo sempre fare ma abbiamo i due gemelly Kelly.
Ovviamente la NASA, che la sa lunga, ci ha pensato su e trovato una soluzione. Che non ho ancora letto da nessuna parte per cui ho il privilegio di annunciarvela in anteprima, adesso: la soluzione è la barba.
Il gemello lassù avrà meno tempo a far crescere la sua e basta misurarle entrambe (ecco spiegato perché tengono a libro paga anche il terraiolo). E, tutto quadra (tout se tient dicono i francesi) da tempo è disponibile l'unità di misura proprio per casi come questo: il barba-secondo.

Juhan trova maschilista questa unità perché tiene in considerazione al genere femminile (a meno di ridefinizioni che non vogliamo indagare). Ma non si può mica avere tutto dalla scienza. Noi quello che possiamo fare lo facciamo, come diceva Hilbert "Dövuma savèi. E savruma".

1 commento:

  1. È di quei misteri che ti segnano per la vita
    Poi c'è però chi ti distrugge i sogni

    PS:
    tra te e Giorgio, oggi m'avete fatto morire. Grasssie!

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