mercoledì 5 febbraio 2014

Telefonini

Ubundo - Tanzania - agosto 2014

Due parole in fretta prima di partire, che non vorrei che mi cancellaste dato che in effetti latito troppo. La comunicazione, si è capito ormai è fondamentale in ogni parte del mondo, più è povero e più è importante. Provate ad andare in un qualunque mercatino o stazione degli autobus laotiane, honduregne o tanzaniane e vedrete sia sedute su una latta di pelati davanti al banchetto della frutta, sia accucciate sul marciapiede aspettando che passi il bus, donne (ma anche uomini naturalmente), che son tutti lì a compulsare nervosamente il loro smartphone. Che intuizione magistrale quella di chi ha inventato il telefonino! Intanto io ho comprato un minitablet prima di partire, peccato che sono troppo dedigitalizzato e non riesco a sfruttarne granché le potenzialità. Mi dicono che serve per fare tutto, ma io ho i ditoni troppo grossi del contadino, abituato a dividere sementi e mi si impicciano un po' scivolando su 'sta superficie lucida, anzi direi anche già un po' unta. Ci sarà un'app apposta per restringermi le dita? Speriamo bene. A presto.

2 commenti:

  1. L'Enrico non verrebbe giammai cancellato, assolutamente giammai.
    E poi, nessuno verrà cancellato senza un preavviso; è chiaro che se non si fa sentire mai, sarà lui stesso ad autocancellarsi.

    Sul mini-tablet vedrai che sarà solo questione di abitudine; sarà come rimpicciolirsi le dita senza accorgersene. Il trucco è usarlo, poi sarà come andare in bicicletta.

    PS:
    Buon viaggio

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  2. Grazie anche a te Marco, mi ha già rassicurato anche Bruna, ma sai com'è coi datori di lavoro, in caso di licenziamento vorrei almeno la cassa integrazione speciale oppure farei voti che gli altri accettassero un salario di solidarietà.
    Col tablet giuro che mi esercito vedremo se in viaggio funziona, se riesco mi farò vivo sul tamburo!

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