domenica 15 settembre 2013

Ho visto il film, anzi c'è alla tele


Tra le cose che seguo sul Web c'è Non Sequitur, una striscia (si usa ancora chiamarla così?) su vari argomenti d'attualità. Condivisibili, quasi sempre.
Poi ci sono i giorni in cui è ancora più bella del solito e allora mi dico "devo dirlo a tutti, magari qualcuno ancora non la conosce". Come oggi, qui.

Discorso lungo del perché devo dirvelo, caso mai classificatemi tra i vecchi rinko à la Violante. In ogni caso vado.

Quando ero giovane se il discorso (le volte che non si parlava di lavoro) capitava su un libro trovavi sempre chi diceva "No, non l'ho letto ma ho visto il film" o, peggio ancora "No, aspetto che esca il film". Io non ho mai perdonato una che disquisiva su Il Nome della Rosa perché aveva, appunto, visto il film. Che è completamente diverso dal libro, come capita spesso; quasi sempre.
Adesso vi confesso una roba che riguarda Il Gattopardo: ho visto il film (di Luchino Visconti) non l'avevo nemmeno deciso io. Ma mi è piaciuto talmente tanto che il giorno dopo sono andato a comprare il libro; che è complementare al film e, eccezione qui, racconta le stesse cosa con un medium differente (no, tranquilli non parto con McLuhan e/o Woody Allen, non ne sarei capace e poi sarei fuori tema).
Questo capitava una volta, quando si andava ancora al cinema (almeno io non ci vado da anni). Oggi c'è la TV, come dice la striscia di Wiley Miller di oggi.


Ma c'è anche di peggio, nella TV. Per dire fino all'altro giorno ci hanno propinato tutti i giorni don Matteo (un prete bravo come lo sono tutti i preti, se non ci fosse lui il povero commissario Frassica farebbe fare una pessima figura ai bravi e brillanti Carabinieri (Carabbinieri?), ma da domani si cambia: ritorna, Lui, guarda qui:


E a casa nostra l'Eredità (ma tutto Carlo Conti) è obbligatorio, a volume altissimo, riesco a sapere chi punta il dito a chi anche di qua, nonostante i Fab4 in sottofondo.

1 commento:

  1. Come ti capisco! Anche a casa dei miei nonni l'abbronzato (Carlo Conti) e d'obbligo; qualsiasi trasmissione faccia. E guai a chi parla che se no: "sssssss, che non ci sento". E ad ogni sssssss parte una tacca in più di volume. Per dire che adesso mi son organizzato e vado a trovarli in giorni ed orari in cui Carlo si sta facendo le lampade (ho corrotto l'estetista)

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